L’oggetto transizionale

Tante volte avrete sentito parlare dell’oggetto transizionale ma non sempre è chiaro cosa sia concretamente…almeno, nella mia esperienza come educatrice nel mio nido in famiglia, diverse volte mi era capitato di dover spiegare cosa fosse e quanta importanza avesse per i bambini e le bambine, soprattutto in previsione di un imminente ambientamento al nido!

Che cos’è l’oggetto transizionale

Avete presente la copertina di Linus? Ecco, quello è un esempio perfetto di oggetto transizionale! E’ insomma quell’oggetto che dà sicurezza, conforto, che coccola, che rasserena, che consola e che aiuta i bambini e le bambine a rilassarsi e ad affrontare serenamente la separazione dagli adulti con i quali ha un forte attaccamento!

Quali oggetti possono diventare un “oggetto transizionale”?

Qualsiasi tipo di oggetto può diventare un oggetto di transizione… di solito associamo questo ruolo a degli orsacchiotti, bambole, peluches o copertine ma può essere anche un ciuccio, un pallone o qualsiasi altro oggetto che i bambini e le bambine riconoscano come importante e oserei quasi dire fondamentale per poter affrontare la realtà in modo più sicuro e sereno!

Meglio averne due…

Una volta che i genitori hanno capito qual è l’oggetto prescelto, se c’è la possibilità, consiglio di comprarne due dello stesso tipo IDENTICI! E se dico identici dico proprio perfettamente uguali! Se l’oggetto transizionale diventa la copertina gialla che abbiamo comprato al mercato, ne troveremo un’altra uguale con lo stesso colore, lo stesso ricamo e la stessa grandezza! Tutto dovrà combaciare perchè conosceranno quell’oggetto anche ad occhi chiusi da quanto sarà forte il loro legame fisico e visivo, olfattivo e tattile! Il fatto di averne due uguali darà la possibilità di interscambiarli continuamente per poterli lavare o per lasciarli in due parti diverse, (oltre al fatto di averne un altro in caso uno vada perso… lì scatterebbe il dramma esistenziale e il bambino o la bambina si sentirebbero davvero sperduti senza, perciò occhio a non smarrirlo!). Sarà importante usarli scambiandoli continuamente perchè in questo modo la loro usura sarà “uguale”…mi spiego meglio… Se l’oggetto transizionale è un tigrotto con un mantello di lana (faccio tanto per dire, a me la lana non piace neanche perchè sono allergica!) e la coda pelosa, pian piano quella lana si modificherà perchè il bambino o la bambina l’ avranno talmente tanto accarezzata, strattonata e succhiata che perderà la sua consistenza originale e la stessa cosa vale per la coda che non sarà più così “pelosa”, le orecchie che saranno deformate, la bocca fatta di cotone che sarà quasi distrutta e le zampine mordicchiate nei momenti di rabbia e super eccitazione! Logicamente il mio è un esempio ma se vi è mai capitato di vedere un oggetto transizionale vissuto, vi sarete accorti in che stato pietoso si ritrovasse…l’oggetto transizionale ha proprio l’aria di un oggetto vissuto e stravissuto, come è giusto che sia!

Ecco allora perchè averne due e interscambiarli continuamente, perchè questo permetterà di usurarli nello stesso modo e nelle stesse parti! Se un giorno vi dovesse capitare di non trovare più quel tigrotto che usava di solito e doveste prendere quello nuovo, uguale ma mai utilizzato, vi posso assicurare che non lo accetterebbero…per quanto apparentemente uguale quel tigrotto possa essere, avrebbe un mantello di lana integro, la coda ancora bella pelosa, le zampine intonse e così via… Potreste spiegargli in tutti i modi che sono uguali ma lui o lei vi direbbero di no, e avrebbero perfettamente ragione!

Chi l’ha scoperto?

L’oggetto transizionale è sempre esistito come risposta ad un bisogno che i bambini e le bambine (ma anche gli adulti ) hanno. Chi però ne ha scoperto la grandissima importanza e ne ha fatto oggetto di studio è stato Donald Winnicott, un pediatra e psicoanalista inglese, vissuto tra il 19 e 20 secolo. Grazie a lui e alle sue teorie sullo spazio transizionale (e non solo su questo ma anche su molto altro!) ora ci è chiara l’importanza fondamentale che l’oggetto transizionale ha sullo sviluppo dei bambini e delle bambine! Perciò grazie di cuore Dottor Winnicott!!